Ho deciso di realizzare un paio di lampadari da mettere in cucina perché ancora priva di illuminazione, inizialmente ho fatto un paio di giri in qualche negozio per vedere cosa si poteva trovare, notando che le cifre partono da prezzi già alti (escludendo ovviamente
IKEA), ho pensato di realizzare qualcosa di persona con del materiale di riciclo.
Girando per i vari mercatini della zona, ho trovato un paio di catini comunemente utilizzati per contenere acqua per lavarsi, come vasi o eventualmente per contenere della frutta come centro tavola. Il design povero mi è piaciuto subito, pensandolo nella cucina di colore melanzana, vicino al
frigorifero rosa della SMEG ho pensato che potesse funzionare.
La realizzazione di questi lampadari richiede poco tempo di lavorazione e l'idea l'ho presa da
A+Z design, appena ho visto l'idea mi sono innamorato!
Per poterlo realizzare ho utilizzato questi utensili:
Una tazza da trapano
Diametro: 44mm
Costo: 8-10€
La tazza deve essere per
metalli, altrimenti potrebbe diventare inutilizzabile senza perforare il fondo del catino.
Un trapano
Costo: 80-100€
Utilizzare una tazza da ferro necessita di un trapano collegato alla corrente elettrica perché richiederà molta potenza, anche se sottile, lo strato di metallo sarà duro da perforar
Un metro
Lunghezza: 2m
Costo: 5-10€
Basteranno
dai 40cm ad 1m per decidere la lunghezza del filo del lampadario
Forbici da elettricista
Costo: 4-6€
Le utilizzerò per tagliare il filo alla misura desiderata
Il
costo degli utensili dovrebbe aggirarsi attorno a 100-120€
Il materiale che utilizzerò sarà:
Questi sono i catini che ho scelto, l'estetica è sicuramente una scelta soggettiva, tuttavia ho tenuto conto della
forma non troppo profonta per ampliare l'angolazione della luce e del colore interno per
sfruttare la rifrazione sullo smalto bianco della luce, essendo una cucina me ne servirà molta durante la preparazione dei piatti.
Questi catini mi sono costati
5€ l'uno al mercatino dell'usato, mi aspettavo di spendere meno ma non mi intendo di pezzi di questo genere.
Ho acquistato al
Brico Io due luci della
PreQù (mai sentito nominare) di tipo sferico a basso consumo a
23W e con una resa pari a
1372 Lumen.
Dovrebbero essere più che sufficenti, sono le più potenti che ho trovato e il prezzo era di
8.50€ l'una contro i
14€ delle
Phillips aventi le stesse specifiche.
Le lampadine hanno un attacco chiamato
E27 che dovrà essere uguale a quello del componente elettrico che andrà fino al soffitto.
Il componente elettrico del lampadario compatibile con l'attacco
E27 è molto facile da trovare, io l'ho acquistato all'
ipermac a soli
2.50€ l'uno. Il cavo del lampadario non richiederà di sostenere un peso elevato in quanto la lampadina pesa
160g e il catino non dovrebbe pesare più del doppio (
300g circa).
Tuttavia è importante controllare che vi sia una guarnizione a tre buchi fondamentale per sottrarre peso all'allacciamento con l'impianto elettrico ed agganciarlo al soffitto con un gancio apposito per evitare cortocircuiti o malfunzionamenti.
Il diametro del buco da effettuare al centro del catino deve essere superiore a
4cm, quindi la tazza da metallo da
44mm (4.4cm) è perfetta.
Ho notato che anche in altri componenti
E27 il diametro del collo esterno è sempre
4cm, probabilmente è uno standard.
Ora che so quando è il diametro del buco devo trovare il centro del catino e fare in modo che stia in piano e non rimanga appeso storto, essendo un oggetto vecchio non è detto che il peso sia prefettamente bilanciato al centro, tenterò quindi di simulare il catino appeso, per poter segnare con un pennarello dove si trova il punto in cui rimane in piano. Per mettere in piano il catino, proverò a metterlo in equilibrio sopra un chiodo cercando di trovare il punto in cui è più in piano possibile.
Per farlo proverò ad utilizzare una
morsa.
Mi servirà un chiodo per tenere il catino in equilibrio.
Una volta appoggiato il catino sopra il chiodo potrò metterlo in piano con i vari tentativi.
Sicuramente viste le condizioni del catino se avessi trovato un punto tramite il righello avrei rischiato di non poterlo tenere in piano.
Dopo aver trovato il piano preferito, premo con molta forza verso il chiodo e ruoto lentamente facendo attenzione a non spostare il catino rispetto al chiodo.
Dalla foto non si vede, ma si è creato un piccolo punto con la punta del chiodo.
Adesso, posso segnarlo con un pennarello in modo che si possa procedere con il foro della tazza da trapano.
Ok, per procedere con il lavoro, mi vengono in mente due metodi, il primo è meno dispendioso e si può fare in due persone, una che utilizza il trapano e l'altra che tiene fermo il catino durante la perforazione.
Il secondo sistema si fa da soli ma necessiterebbe una
colonna per trapano dove andrebbe fissato il trapano e il catino, in questa maniera il lavoro verrebbe sicuramente più preciso, tuttavia non ce l'ho, quindi farò con il primo metodo:
A questo punto è fondamentale avere una superficie un po' spessa che si può sacrificare sulla quale eseguire la perforazione al catino, questo servirà ad evitare di distruggere il tavolo di lavoro.
Infatti la tazza da trapano è un vera e propria punta di trapano con una sega circolare dal diametro variabile. La punta centrale serve a tenere ferma la sega circolare durante la perforazione che altrimenti andrebbe da tutte le parti a causa del forte attrito.
Dopo avere preso ogni precauzione per evitare di macinare il tavolo, si può procedere con la perforazione, è fondamentale essere in due per perforare una superficie come questa senza la colonna per trapani, infatti, anche se non è poi così spessa, si farà molta più fatica di quanto si possa immaginare, servirà infatti tutto il peso del corpo per poterla perforare.
Finalmente il buco è stato fatto!
Per questioni di
sicurezza agli occhi, avverto che l'attrito
spara di tanto in tanto
qualche scheggia di metallo lacerato dalla tazza, quindi non è da sottovalutare l'utilizzo degli occhiali per chi perfora ed eventualmente per chi tiene fermo il catino, tenere gli occhi chiusi.
Adesso è possibile lavare il catino e procedere con il montaggio, tra i ritocchi potrebbe starci anche colorare con uno smalto bianco le parti arrugginite se si vuole ottenere un effetto più omogeneo. Qui ho lavato il catino anche prima di procedere con la perforazione, ma alla fine ha senso farlo direttamente alla fine.
Il collo del componente elettrico ha un diametro di 4-5mm in meno rispetto al buco, questo fa si che una volta montato si possa regolare per correggerne la pendenza.
Ho fatto qualche test in studio a mano giusto per vedere l'effetto semi-finale, e direi che mi soddisfa!
La realizzazione di un semplice lampadario come questo, non è quindi una cosa difficile, la perforazione non è particolarmente impegnativa e il materiale è abbastanza facile da trovare.